Perchè è necessaria la riabilitazione cognitiva? La riabilitazione dopo l’ictus non finisce con la dimissione: è indispensabile per il recupero cognitivo e per contrastare cambiamenti di personalità.
Tutti sanno che l’ictus può causare deficit motori, difficoltà di movimento e di sensibilità in una o più parti del corpo, ma non tutti pensano immediatamente ai deficit cognitivi e neuropsicologici che possono palesarsi nel corso del recupero. In altre parole parliamo di quelle difficoltà a carico della memoria, del riconoscimento di volti, dell’attenzione, dell’orientamento e del linguaggio che possono presentarsi a seconda della sede della lesione e della gravità nel nostro caro colpito da ictus, oppure da ischemia.
E’ istantaneo chiedersi quando nostro padre, oppure nostra moglie, ricomincerà a camminare o mangiare da solo, ma cosa accade se è di nuovo in piedi ma l’umore o la memoria non lo sostengono nel “dove desidero/devo andare”? Questa purtroppo è una situazione assai frequente per chi lavora con pazienti o adulti anziani colpiti da ictus ma desiderosi di intraprendere presto un percorso di riabilitazione e stimolazione relativo alla memoria o al linguaggio. Si pensa infatti a riabilitare subito il paziente sul versante motorio, lasciando talvolta da parte l’aspetto cognitivo ed emotivo, con esiti facilmente immaginabili anche a carico dei familiari.
Questo tipo di deficit neuropsicologici non hanno solo un impatto diretto sulla vita e sulla quotidianità del paziente, ma anche su chi si prende cura di lui, sulla sua possibilità di rientrare al lavoro o essere autonomo, così come sul suo benessere psicologico e sulla sua identità.
Infatti, insieme ai disturbi che coinvolgono la perdita delle memoria, la persona che ha subito un ictus presenta spesso difficoltà nella sfera del comportamento, dell’umore e della motivazione: dall’irritazione alla depressione, sono molte le manifestazioni di questi cambiamenti che sembrano dei veri e propri cambiamenti i personalità oppure spinte in grado di acutizzare aspetti già presenti.
Al momento della dimissione ospedaliera, i pazienti presentano gradi diversi di funzionamento dopo un ictus: non tutti hanno gli stessi esiti e presentano le stesse difficoltà; in altre parole le persone recuperano in modo diverso a seconda delle gravità di quanto accaduto, del recupero possibile, della situazione clinica della persona e di molte altri aspetti.
Spesso però la riabilitazione non si conclude al momento della dimissione: per questa ragione la riabilitazione neuropsicologica con lo psicologo è uno strumento indispensabile perché:
- Permette un’iniziale accurata valutazione delle funzioni alterate, un primo passo fondamentale per un corretto recupero e per la pianificazione della riabilitazione neuropsicologica dopo l’ictus
- Quando l’ictus ha prodotto una compromissione di una o più funzioni cognitive, la riabilitazione permette di massimizzare il recupero di quelle funzioni in cui persistono delle difficoltà cioè permette il massimo recupero delle abilità presenti
- la riabilitazione dopo l’ictus aiuta a prevenire il decadimento cognitivo
- la riabilitazione e stimolazione post ictus permette il controllo e il miglioramento del tono dell’umore che risente naturalmente del grado di autonomia e di reinserimento nelle attività quotidiane
- la riabilitazione cognitiva dopo l’ictus aiuta i familiari a gestire l’impatto dei deficit nella vita quotidiana
- lo psicologo impegnato nella riabilitazione dopo un ictus suggerisce ai familiari e al paziente una serie di strategie compensatorie o di ausilio per affrontare la vita di tutti i giorni intese sia come modifiche da apportare alla casa, sia come idee o routine o alternative per riuscire a svolgere specifiche attività
Ma quali sono le aree su cui si concentra la riabilitazione neuropsicologica dopo l’ictus?
Le funzioni cognitive colpite in varia misura e intensità, su cui si concentrano riabilitazione e stimolazione cognitiva e neuropsicologica nel post ictus, sono : memoria, prassie, funzioni esecutive, attenzione, orientamento, linguaggio, percezione.
In cosa consiste in concreto la riabilitazione cognitiva?
Si tratta di esercizi e compiti svolti con materiale specifico pensato per la stimolazione delle funzioni: pc e tablet, carta matita, immagini e forme , compongono l’insieme delle attività e dei materiali utilizzati insieme allo psicologo. Tutti gli esercizi sono pensati per sollecitare e allenare contemporaneamente una o più abilità, infatti, ogni volta che svolgiamo un compito si attivano diverse funzioni e aree cerebrali. I tempi della riabilitazione vengono definiti tra lo psicologo, il paziente e la famiglia al fine di garantire il miglior recupero possibile.
Dove e quando si può fare riabilitazione neuropsicologica dopo un ictus?
Il nostro studio è attivo in più sedi:
BOLLATE (MI)
MILANO via Teodosio
BESOZZO (VA)
Inoltre siamo disponibili per la riabilitazione neuropsicologica dopo l’ictus anche al domicilio.
Contattaci o scrivici qui: http://www.psicologiadicoppia.com/contatta-psicologa/