Nel corso degli anni sono stati condotti diversi studi per capire quanto il mal di testa centri con i pensieri, preoccupazioni e gli stati emotivi di chi ne soffre.
È emerso come i disturbi d’ansia e i sintomi depressivi rappresentino ad oggi le alterazioni psicologiche più frequenti nel paziente affetto da cefalea.
Nonostante questo, ancora non è chiaro quanto sia la cefalea che, debilitando il paziente e rendendo faticose le attività e le relazioni sociali, lo isoli, ponendo le basi per un disturbo depressivo o invece quanto la cefalea non sia una manifestazione di un disturbo depressivo che non è stato curato adeguatamente.La presenza di cefalea e depressione è stata osservata più frequentemente tra le donne, tra pazienti con una lunga storia di cefalea e con un’elevata frequenza di attacchi.
L’indagine sulle caratteristiche psicologiche che favorirebbero la comparsa della cefalea ha fatto emergere la vulnerabilità allo stress, gli stili di coping, l’alessitimia come fattori di rischio. Tale vicinanza cefalea e disagio psicologico, può complicare la diagnosi differenziale: in alti termini, può diventare difficile anche per il medico capire il proprio assistito soffre di cefalea o se è anche o solo affetto da disagi psicologici.
In ogni caso, la presenza di sintomi di malessere psicologico in chi soffre di cefalea, ha impatto sulla qualità della vita, influenza l’aderenza al trattamento scelto, altera il corso della patologia e in alcuni casi favorisce la cronicità. Tuttavia, nonostante le evidenze relative all’effetto disabilitante della cefalea sulla vita quotidiana, sono ancora pochi i pazienti che ricevono un supporto psicologico quando affetti da questa patologia, che invece potrebbe essere così utile.