Le prime 3 settimane dopo la rottura di una relazione sentimentale, sono le peggiori: tristezza, confusione e una sensazione di ansia possono diventare una costante
Quando una relazione si rompe contro la nostra volontà oppure è accompagnata da un grande dolore psicologico, affiorano una gamma emozioni ogni volta che si riattivano i ricordi. Il pensiero dell’altro sembra a volte prendere la forma di un’ossessione e anche riaddormentarsi o mangiare regolarmente può essere difficile
Accade spesso che quando una rottura sia improvvisa o molto conflittuale, vengano passate in rassegna più volte le ultime conversazioni, parole e momenti passati insieme. In questo è spesso sentita di conforto la presenza di un amico, anche in grado di creare momenti “vuoti” di spensieratezza.
Ma come si può fare per superare la fine di una storia?
Nell’immediato quello che da un po’ di sollievo è capire cosa potete controllare e cosa no: aver illustrato le vostre motivazioni e i vostri sentimenti, mandare mail o sms, capire quali ambienti vi fanno sentire un pochino meglio, sono cose che potete fare attivamente… mentre obbligare l’altro ad ascoltare o a capire, far si che tutto torni come prima, sono cose che non potete controllare e decidere da soli.
Anche definire un limite temporale oltre il quale delimitate i tentativi o contatti con l’altro è qualcosa che può aiutarvi a contenere la disperazione: è importante sapere di aver fatto il possibile per le situazioni a cui teniamo, ma è anche preservare dignitosamente sé stessi.
Non è il momento per le grandi riflessioni: è il momento di circondarsi delle persone che sanno prenderci quando stiamo male. In questo senso è fondamentale individuare quei familiari, amici, colleghi e quelle circostanze (ascoltare la musica/fare yoga/leggere/nuotare…) che riescono a farci sentire un po’ meno male anche se solo per alcuni minuti: sentire, anche solo per alcuni minuti com’è essere sereni, è il primo passo per stare meglio.
Infine:
Per alcuni lasciarsi significa perdere e uscire non vincenti e orgogliosi da una situazione, per altri è recuperare la propria libertà e indipendenza, per altri ancora la rabbia e il risentimento delle liti si trasformano improvvisamente in disperazione. Non sempre “chi ha mollato chi” aiuta a capire la relazione, cosa è successo oppure a sapere chi sta peggio.. la fine di una storia ha poco a che fare con l’ultima lite e i suoi motivi: è necessario guardare alla storia nel suo complesso per capire perché ci si trova qui. Purtroppo questo è un passaggio che riuscirete a fare più serenamente tra più tempo, anche con l’aiuto di uno Psicologo se il tempo passa e il malessere perdura.