Qual è l’esperienza del lutto nei bambini?
Il lutto nei più piccoli non si esprime attraverso le stesse modalità con cui si esprime per gli adulti, ma è relazionato allo stato di sviluppo del bambino e può essere comunque molto doloroso e potenzialmente patologico (Kaufman e Kaufman, 2005).
Uno studio di Weller già nel 1991 indicava come il 37% dei bambini soffra di depressione un anno dopo la perdita di una persona cara: i disturbi psichiatrici aumentano invece i 5 volte se confrontate con la popolazione nel suo complesso. Quando l’evento che ha causato il lutto è stato traumatico, improvviso o violento, è importante sottolineare come in questo caso diminuiscano le opportunità per avvicinare il bambino al tema della morte, ad esempio attraverso le visite in ospedale e cambiamenti fisici nelle persone malate; inoltre accade che le stesse figure di riferimento possano vacillare sotto un evento così improvviso e doloroso e sottrarre tempo e risorse ai bisogni e alle attenzioni del minore.
La Fitzgerald (2002) suggerisce non solo di rispondere pacatamente e sinceramente alla domande sulla dinamica della morte poste dai bambini ma anche di incoraggiare l’esposizione delle immagini che il bambino ha creato nella propria mente. Le sue fantasie, infatti, potrebbero risultare ancora più terribili della realtà o potrebbe essere informato dei fatti in maniera inappropriata attraverso giornali, televisioni o altre persone. Una particolare attenzione deve essere infine dedicata ai termini di non chiara comprensione per il bambino. Tutti questi gesti possono essere fatti con l’aiuto di uno specialista psicologo che aiuti il minore e il genitore nel processo elaborazione del lutto.