bambini apprendono le prime parole attorno all’anno di vita e attorno ai cinque anni posseggono circa quattromila parole che li rendono in grado di descrivere e raccontare.
Il bambino è infatti predisposto all’apprendimento del linguaggio in modo innato, essendo rivolto all’interazione e alla comunicazione fin dalle prime settimane di vita.
Inizialmente le prime paroline sono pronunciate solo in contesti molto familiari e sono sempre nomi e oggetti ma mai verbi. Verso i diciotto venti mesi, con la comparsa delle espressioni di due o più parole, avviene l’esplosione del vocabolario: mentre le prime 50 parole erano state apprese in modo graduale e lento, da questo momento la crescita delle parole è esponenziale. Quando infatti il piccolo, un anno dopo, avrà due anni e mezzo, conoscerà quasi seicento parole.
A partire dai diciotto ventiquattro mesi, i bambini grazie alle interazioni con gli adulti comprendono come le parole possano essere condivise tra loro e l’adulto (ad esempio guardano insieme il cane e dicono cane) e quindi possono anche aggiungere altre parole (cane fa la pappa): da qui iniziano a comporre piccole frasi con più termini e con il passare del tempo le frasi diventano sempre più lunghe. Da due si passerà gradualmente a tre quattro parole e verranno aggiunti anche i verbi.
Solo dal terzo anno di vita inizierà lo sviluppo dell’accordo tra gli elementi della frase: il verbo accordato con il soggetto, il maschile e il femminile e così via.