Chi soffre di disturbo narcisistico di personalità presenta sentimenti di grandiosità, bisogni di ammirazione e mancanza di empatia verso gli altri.
I narcisisti hanno apparentemente un’enorme autostima verso se stessi, sono assorbiti da fantasie e di grandi successi, si sentono speciali e superiori e talvolta approfittano degli altri per i propri scopi. Faticano a riconoscere sentimenti e bisogni degli altri, cioè non appaiono empatici. Ma vediamo insieme due aspetti: qualsi sono le caratteristiche tipiche di un narciso e quali sono gli accadimenti dell’infanzia che sembrano favorire l’insorgere di tale disturbo.
In primo luogo, secondo il DSM-5 (APA, 2013), cioè il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, chi soffre di disturbo narcisistico di personalità presenta questi aspetti:
- sente di essere estremamente importante, ad esempio pensa di dover essere notato anche senza aver raggiunto risultato eccezionali
- è perennemente coinvolto in fantasie di potere, fascino, bellezza o amore
- richiede agli altri costante ammirazione
- si aspetta trattamenti di favore o adesione a quello che lui si aspetta
- sfrutta gli altri per i suoi scopi
- non sente le necessità e le emozioni degli altri
- è invidioso o pensa che gli altri siano invidiosi di lui
- ha un atteggiamento arrogante
Ma chi soffre di un disturbo narcisistico di personalità si rivolge allo psicologo?
Talvolta chi è affetto da disturbo narcisistico di personalità cerca un sostegno psicologico perché si sente depresso: alla base di tale depressione può esserci una percezione di differenza ciò che era stato sperato e idealizzato e la realtà. Le montagne russe vissute soggettivamente da un narcisista vedono infatti l’alternarsi di momenti di realizzazione ed euforia ed altri di profonda tristezza. In altri casi chi soffre di narcisismo chiede aiuto per un problema di coppia, dove spesso le difficoltà relazionali dei narcisisti trovano la massima espressione. Molte altre volte però è proprio il partner di chi soffre di un disturbo narcisistico di personalità a chiedere aiuto per la sofferenza che tale relazione porta con sè.
Ma esiste un narcisismo sano?
Secondo lo psichiatra e psicoanalista Kernberg il narcisismo dei pazienti affetti da disturbo narcisistico di personalità è sensibilmente diverso da narcisismo presente negli individui sani. Il narcisismo “sano” sarebbe un investimento su di sé misurabile sulle aspirazioni e sulle critiche che ciascuno si rivolge e sull’investimento che si è in grado di fare su ciò che è esterno e amabile per noi. In tanti presentano alcuni tratti di personalità narcisistica, ma solo se questi aspetti diventano diffusi, rigidi causano difficoltà nella vita quotidiana o malessere psicologico allora, allora essi configurano un disturbo narcisistico di personalità.
Ma come nasce questo disturbo? Perché alcuni individui ne sono affetti?
Secondo lo psicoanalista Kohut (1984) chi soffre di disturbo narcisistico di personalità rimane bloccato ad uno stadio in cui si dipende dalle risposte degli altri per mantenere un sé unito: stiamo parlando di una tenera età in cui il rapporto con i genitori è centrale per apprendere come relazionarsi verso il mondo. In particolare il contesto di apprendimento originario di chi soffre di disturbo narcisistico di personalità vede la presenza di genitori che non hanno risposto con ammirazione alle manifestazioni di esibizionismo del bambino, normali ad una certa età, e non hanno fornito al bambino un modello da poter idealizzare.
Gli adulti che in futuro presenteranno questo disturbo sembrano aver avuto relazioni caratterizzate principalmente da una visione di sé come bisognosi di cure e da una rappresentazione dei genitori come non disponibili a fornirle e quindi dalla paura di essere rifiutati. Questa paura porterebbe la persona a volere l’indipendenza assoluta, non riconoscendo e non esprimendo i propri bisogni, assumendo atteggiamenti di distacco e di superiorità verso gli altri.
È possibile che le prime relazioni tra genitori e futuro narcisista siano così caratterizzate: il bambino viene visto dal genitore come un “mezzo” attraverso il quale ottenere questi riconoscimenti e quel valore che non si avevano, il piccolo quindi non verrebbe apprezzato per le proprie capacità e per i propri meriti. Il sistema familiare appare accogliente ma in realtà è privo di empatia e i genitori tendono a dare al figlio compito o ruoli non in linea con la loro età. La rabbia del narcisista verso i genitori sembra gettare le sue basi in questo precoce contesto di apprendimento.
Se sei coinvolto in una relazione con un narcisista probabilmente ti interessa questo articolo: http://www.psicologiadicoppia.com/coppia/indecisi-narcisi/
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Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta dalla dr.ssa Lara Franzoni nel 2012 sul suo blog personale.